Tutto quello che avresti voluto chiedere alle coppie aperte

Chi sulle app di dating non si è mai trovato davanti a “coppia cerca terzo” o “fidanzato in cerca” alzi la mano.

Parliamoci chiaro, le coppie aperte, che le giudichiate o no, esistono e bisogna convivere anche con questa realtà. Per cui, mi sono chiesto, perché non contattarne qualcuna e chiedere di rispondere alle domande che io, insieme a voi, mi pongo sull’argomento? Delle tante persone che ho contattato solo 3 hanno deciso di mettere a nudo la propria storia. Due di loro, Marco e Francesco, sono una coppia, Paolo, invece, mi ha risposto a nome suo e del partner.

L’intervista

Roserade: Da quanto tempo state assieme?

Marco: Un anno.
Francesco: Stiamo insieme da un anno, ma ci siamo frequentati per circa 2 mesi prima di decidere di provarci.
Paolo: Due anni e qualche mese.

 

R: La coppia è stata sempre aperta o avete deciso di farlo dopo per venire incontro ai desideri del partner?

M: Quando ci stavamo frequentando abbiamo parlato anche dell’eventualità di essere una coppia aperta, poi, col tempo, la cosa si è concretizzata. Abbiamo stabilito una sola regola: c’è chi è coppia aperta nel senso che il singolo componente è libero di fare sesso anche singolarmente con altri. Massimo rispetto, ma a noi la cosa non va. Fondamentalmente siamo nati come coppia aperta. Ciò non vuol dire comunque che lo saremo per sempre.
F: Siamo su Grindr, con un profilo comune, fin dall’inizio. In realtà, essendo entrambi nuovi in città il profilo serviva e serve tuttora per conoscere nuove persone, più che per adescare.
P: È stata aperta dopo. Credo che ogni ragazzo abbia dei desideri sessuali verso altri ragazzi, anche da fidanzato. Molti sostengono di soddisfare totalmente il proprio istinto sessuale col partner e di non aver bisogno di altri, ma noi non siamo bugiardi e le voglie le soddisfiamo come meglio crediamo.

R: Ti è mai capitato di essere geloso del partner? Come hai reagito?

M: Onestamente non ho mai provato gelosia nei confronti del mio ragazzo (né quello attuale né il mio ex). Quando mi fidanzo con una persona mi fido ciecamente di lei, anche nell’atto di fare sesso con un altro ragazzo.
F: Ammetto di essere geloso quando Marco gioca alla playstation. No, seriamente, non ho motivo di essere geloso perché non mi appartiene. Siamo due persone che cercano di costruire un futuro insieme e mettere di mezzo un sentimento distruttivo come la gelosia è controproducente.
P: Mi è capitato con un suo ex, una gelosia improvvisa ed inaspettata, in verità. I legami sono difficili da eliminare e sapere che, oltre il divertimento, in passato ci fosse stato dell’altro mi ha mandato in tilt. Non ho reagito, ha fatto tutto il mio compagno, non andandoci a letto.

 

R: Come fai ad essere sicuro che lui non si innamori di un altro?

M: Sicura è solo la morte! Ovviamente non posso esserne certo, ma conosco il mio ragazzo ed entrambi pensiamo sia estremamente improbabile che ci si possa innamorare di una persona con il solo sesso. Come ci diciamo sempre, poi, se dovesse succedere una cosa del genere allora non eravamo veramente fatti l’uno per l’altro.
F: Non ne sono sicuro. Può darsi che si innamori di un altro o che si disinnamori di me, ma questo potrebbe accadere anche nelle coppie chiuse, a meno che non si viva rinchiusi abbandonando la vita sociale.
P: Credo si corra lo stesso rischio che si corre ad avere un amico etero. Quante possibilità si sono che il ragazzo gay si innamori di quello etero? Potrebbe sembrare una correlazione non esatta, visto che con l’amico etero non ci si va a letto. È vero, ma è anche vero che con un amico si entra più in intimità rispetto ad uno sconosciuto con cui si va a letto.

 

R: È mai successo che uno che ti piace preferisse il tuo partner?

M: Quando incontriamo qualcuno ovviamente piace molto sia a me che al mio ragazzo. È successo che il ragazzo con cui stavamo mostrasse una particolare preferenza verso uno dei due, ma la cosa non ci ha scosso più di tanto, anzi dopo ne abbiamo riso sopra!
F: Certo, i gusti esistono! Se, però, vuole fare una cosa solo con lui, evitiamo di incontrarlo.
P: No, anche perché siamo un attivo ed un passivo. Di conseguenza “sessualmente” siamo gli opposti. In ogni caso credo sia la stessa situazione di quando un ragazzo ti piace da morire ma poi scopri che è passivo come te. Il giorno dopo lo hai già dimenticato.

 

R: È mai successo che un ragazzo fraintendesse le vostre intenzioni pensando ci steste provando con lui?

M: Sì. Una volta è capitato purtroppo. La cosa spiacevole è stata il fatto che il ragazzo in questione ha pensato di aver fatto una brutta figura, questo ci ha lasciato dispiaciuti per aver fatto star male qualcun altro.
F: Sì e Marco odia quando succede. Io, per mia natura amo flirtare e questo genera spesso fraintendimenti, per cui ci sono abituato.
P: Ci siamo trasferiti da poco, quindi oltre i colleghi di lavoro e qualche altro conoscente non abbiamo nessuno qui. Capita spesso, quindi, di chattare anche per sola conoscenza. A volte, però, è capitato che qualcuno si sentisse in pericolo di contaminazione da “coppiapertite acuta” o che ci rivolgesse discorsi di rimprovero del tipo “Che senso ha cercare altri se siete fidanzati? Se non vi amate lasciatevi! Chi ha il pane non ha i denti”, roba che Sailor Moon spostati che la paladina della legge son io!

 

R: Quanto pesano per te i giudizi della società?

M: Tendenzialmente del giudizio della società non importa molto, a meno che questo giudizio non possa portarmi problemi. Ad esempio, tengo ancora “nascosto” ad alcune persone (un 30% circa delle persone che conosco) di essere omosessuale perché temo che questo possa portarmi delle limitazioni, soprattutto in ambito lavorativo. Sono anche consapevole del fatto che sia un mio limite mentale, però.
F: Poco, ma ovviamente non vado neanche a raccontare al primo che passa della mia vita privata!
P: Penso che nonostante combattiamo da anni affinché ognuno sia libero di far ciò che vuole, nel rispetto degli altri, ci sono ancora dei paletti creati dalla società, residui di una morale antica, che fanno sì che molti si sentano in diritto di scegliere per gli altri cosa sia giusto e cosa sbagliato. Di conseguenza, spesso mi demoralizza un po’ il parere della gente.

 

R: Cosa è per te l’amore?

M: Ho sempre pensato che l’amore, in generale, sia il sentire di voler dare la vita (in maniera figurata o pratica) per un’altra persona. Per l’amore romantico non credo di essere ancora in grado di rispondere. Per il momento dico: se durante il giorno il tuo pensiero cade ripetutamente su quella persona, se quando sei solo vorresti che ti fosse accanto, se inizi ad immaginare come sarà la tua vita tra 20 anni e vedi lui al tuo fianco, allora è verosimile che sia amore.
F: È quando dormi in 2 in un lettino singolo scomodissimo, ma speri di farlo ogni sera pur di stare abbracciato all’altro.
P: “Amarsi e onorarsi finché morte non vi separi” è così che si dice no? Io amo il mio compagno, lo rispetto, lo onoro, cerco in tutti i modi di rendergli la vita più semplice possibile. Questo è il mio modo di amare e ciò che per me è l’amore.

 

R: Pensi sia vero che le coppie aperte durino più di quelle chiuse?

M: Non penso sia né che sia vero né falso! Ogni coppia dura quanto dura. Che sia un mese, un anno o per sempre non credo dipenda dall’apertura della coppia o meno.
F: Non credo che tale parametro influenzi la durata di una storia.
P: Credo ci siano molte forme di amore ed ognuno si ama come meglio crede e non penso che una duri più dell’altra. Sono le persone a fare la storia, non viceversa. Penso anche, però, che il tradimento, in una coppia aperta, sia più difficile da far accadere.

 

R: Cosa vorresti dire a chi dice che “una coppia aperta non è una vera coppia, una volta che ci si apre decade il concetto di coppia”?

M: Penso che ognuno sia libero di vivere la coppia e la propria sessualità come vuole, a patto che ciò non leda gli altri, e senza giudicare gli altri in pubblica piazza. Mi rendo conto che giudicare sia insito nell’uomo, ma un conto è giudicare ciò che ci circonda secondo i nostri standard (che non sono universali) e senza emettere sentenze, un altro conto è mandare al rogo le coppie aperte, i gay, gli etero, i trans, i vegani e chi più ne ha ne metta.
F: In genere non rispondo a queste provocazioni.Ti dico, però, che una volta a uno che disse questa cosa, risposi con : “ma tu non eri quello che mi ha mandato la foto del culo la scorsa settimana dicendo di voler fare un sandwich?”.
P: Effettivamente il termine “coppia” indica l’insieme di due oggetti o persone che si trovano in una qualche stretta relazione (Wikipedia). Di conseguenza è esatta l’affermazione “decade il concetto di coppia”. Anche il concetto di famiglia, tuttavia, tempo fa aveva un diverso significato da quello attuale. La questione è questa: se chatti con un ragazzo ed entrambi siete single, ci viene con te a letto. E non solo con te, ma anche con tutto il quartiere, la città e la regione. Ed è tutto normalissimo. Se sei fidanzato, invece, no. Se sei fidanzato diventi il Male (più o meno come Carpisa). Quindi vorrei dire una cosa a tutti quelli che pensano male delle coppie aperte: nessuno vi obbliga ad avere una coppia aperta! Come ho detto prima, esistono diversi tipi di amore, nessuno più forte dell’altro. Ognuno di noi sa cosa prova dentro di sé e anche se vi sentite guerriere che vestono alla marinara, non sono i ragazzi in coppia aperta i veri mostri, ma altri. Risparmiate le forze per altre battaglie e lasciate l’amore agli innamorati.  “Perché credo che amare sia lasciar liberi di fare” – cit. Mauro Di Maggio.

 

Spero di essere riuscito a chiarire qualche dubbio, con queste interviste e di essere riuscito a mostrarvi che il diavolo non è sempre cattivo così come lo si dipinge.

Roserade

Leggi anche: Storia di un polimore: l’intervista a una “troppia”

3 thoughts on “Tutto quello che avresti voluto chiedere alle coppie aperte

  1. Anche noi sperimentiamo a modo nostro la sessualità di coppia, non ci sono regole a parte il rispetto delle nostre sensazioni, tutto si fa passo passo.

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